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Fabrizio Bonifacio

Fisioterpista

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Rieducazione Motoria

Recupero muscolare, articolare o delle capacità di controllo del movimento. 

La rieducazione motoria, mira a ristabilire la normale funzionalità muscolare, articolare e di coordinazione del movimento, di uno o più arti e, di conseguenza, di tutto il corpo.  

Inizialmente applicata in maniera passiva e successivamente in forma attiva.  

La rieducazione motoria gioca un ruolo fondamentale nell’ambito degli interventi chirurgici di carattere ortopedico nel pre e post operatorio. 

 

Inoltre piò risultare determinante nel trattamento delle patologie a carattere neuro-motorio.  

 

Lo stile di vita attuale non lascia tanto spazio alla varietà di movimenti di cui il nostro corpo è capace. 

Sedentarietà, stress, habitat e superfici artificiali possono portare ad una perdita di coscienza del proprio corpo (dispercezione corporea) con conseguente perdita di abilità motorie, alterazioni posturali e quindi, in ultima analisi, in base alla psiconeuroendocrinoimmunologia, di salute fisico-psichica.  

 

La rieducazione motoria è una riprogrammazione neuromotoria attraverso specifiche stimolazione dell'intero sistema neuro-motorio, per tale ragione è una rieducazione propriocettiva 

 

Si fa notare che in presenza di un trauma, le lesioni anatomiche interessano anche i recettori sensoriali con conseguente alterazione dei meccanismi propiocettivi ossia della "lettura" dello spazio circostante, da parte dei recettori, e della trasmissione delle informazioni alle strutture nervose centrali; le conseguenze pratiche saranno carenza/distorsione della coscienza della posizione nello spazio delle varie parti del corpo e della loro coordinazione nel movimento.  

 

 

Rieducare i riflessi propiocettivi risulta fondamentale, oltre che per fini riabilitativi, anche per le performance sportive e come prevenzione in generale dato che per  ottenere la massima efficienza nelle prestazioni sportive e nei gesti quotidiani, è indispensabile un ottimale "controllo" neuro-muscolare-articolare. 

 

Per mezzo di specifiche sollecitazioni articolari destabilizzanti (con diversi gradi di carico e difficoltà), si stimolano i recettori periferici che attivano i circuiti nervosi propiocettivi,  consentendo l’ottimizzazione delle risposte muscolari, sia in termini di velocità che di precisione, assorbendo l'effetto destabilizzante in maniera fisiologicamente cibernetica anziché subirlo.  

Il passo successivo è creare schemi motori (engrammi) sempre più complessi, attraverso specifiche sollecitazioni coordinative (come ad esempio avviene nella ginnastica posturale TIB).  

 

La rieducazione motoria è, in conclusione, sempre parte integrante di un programma di fisiokinesiterapia e/o di rieducazione posturale (determinate può risultare l'utilizzo di sistemi ergonomici personalizzati).  

Stretching muscolare, rinforzo muscolare, massaggi e vari tipi di mobilizzazioni articolari, sono spesso utilizzati sinergicamente con la rieducazione motoria. In taluni casi terapeutici è richiesto anche l'utilizzo della fisioterapia strumentale.